Edifici resistenti ai terremoti e ai disastri

Ottenere edifici resistenti ai terremoti e ai disastri rappresenta un modo sostenibile di costruire per il Giappone.

In questo articolo facciamo l’esempio del Giappone perché è il più eloquente. Ma il recente cambiamento climatico ci mostra che tutte le società dovrebbero seguire l’esempio.

edifici resistenti ai terremoti

Fonte foto: japan-guide.com

Il Giappone è uno dei paesi più soggetti ai terremoti al mondo. Dopo aver subito il grande terremoto di Hanshin-Awaji nel 1995 e il grande terremoto del Giappone orientale nel 2011, il Giappone sta optando per la costruzione di edifici resistenti ai terremoti e agli tsunami.

Una società sostenibile significa anche costruire edifici resistenti ai terremoti e agli tsunami. Anche se vengono distrutti, possono essere facilmente riparati e utilizzati dopo il disastro.

PERCHÉ ABBIAMO BISOGNO DI EDIFICI RESISTENTI AI SISTEMATI E AI DISASTRI

I recenti cambiamenti climatici hanno portato ad un aumento del numero di disastri su scala più ampia di quanto precedentemente previsto, come tifoni giganteschi, piogge torrenziali, inondazioni fluviali e frane.

La domanda di edifici resistenti ai disastri è in costante crescita grazie agli sforzi per rendere sostenibili le infrastrutture sociali del Giappone.

I produttori di acciaio si sforzano di creare un’infrastruttura sostenibile.

Ciò si ottiene sviluppando e fornendo materiali in acciaio ad alte prestazioni. Inoltre, lo sviluppo di tecnologie di progettazione/costruzione per il loro utilizzo in edifici strutturali in acciaio resistenti ai disastri.

Spesso i danni subiti durante i forti terremoti causavano la rottura dei giunti saldati alle estremità delle travi in acciaio. Questo rende gli edifici inutilizzabili.

Per migliorare la resistenza ai terremoti, sono stati sviluppati gradi di acciaio che garantiscono un’elevata capacità di deformazione plastica e prestazioni di assorbimento dell’energia.

Gli edifici giapponesi con struttura in acciaio non sono realizzati interamente in acciaio.

Spesso hanno strutture composite che combinano cemento e acciaio. Ad esempio, la maggior parte delle colonne nei grattacieli giapponesi sono colonne CFT (tubolari riempiti di cemento).

Queste colonne CFT sono costruite versando calcestruzzo in tubi d’acciaio circolari o quadrati per formare colonne di supporto.

Nippon Steel è il produttore giapponese, no. 3 in tutto il mondo, che produce acciaio altoresistenziale per pali CFT.

Con l’aiuto di questi acciai altoresistenziali, le dimensioni della sezione trasversale e il peso dei pilastri sono ridotti. In questo modo si riduce anche la quantità di emissioni di CO 2.

L’obiettivo di ottimizzare e massimizzare l’efficienza strutturale combinando materiali diversi contribuirà a ridurre i materiali utilizzati e a raggiungere la sostenibilità.

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